CONFERENZA PRESSO L’UNIVERSITÀ DI TERAMO PROMOSSA DALL’ANAI “1945, L’ESERCITO ITALIANO DALLA LINEA GOTICA VERSO IL 25 APRILE”

“La storia è testimonianza del passato, luce di verità, vita della memoria, maestra di vita, annunciatrice dei tempi antichi” (Cicerone)

Teramo, 1° aprile 2025

di Ernesto Cordoni

Presso la prestigiosa sede del Campus “Aurelio Saliceti”, sede dell’Università degli Studi di Teramo, ha avuto luogo la conferenza “1945, l’Esercito italiano dalla Linea Gotica verso il 25 aprile”, facente parte di un ciclo di eventi divulgativi organizzato dall’Associazione Nazionale Autieri d’Italia (ANAI), in concomitanza con l’80° anniversario della Liberazione e che ha visto, quale conferenziere d’eccezione, il Generale di Divisione (Bersagliere) Luigi Paolo Scollo, autorevole Ufficiale e accademico, che ha prestato servizio nell’Esercito, per quasi 40 anni, comandando Unità fino al livello di Brigata.
Alla conferenza teramana sono intervenute numerose e insigni Autorità civili e militari, tra le quali il dottor Alberto Di Gaetano, Vicario del Prefetto di Teramo, oltre a una nutrita rappresentanza dell’ANAI (composta dagli Autieri Franco Fratini, Alfredo D’Andrea, Ernesto Cordoni e Giacomo Acerbo), alle quali il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo, professor Christian Corsi, ha indirizzato – per il tramite del professor Pasquale Iuso, Presidente del Corso di Laurea Magistrale in “Politiche Internazionali e della Sostenibilità” e professore ordinario di storia contemporanea – un cordiale e ospitale saluto di benvenuto, con il quale ha espresso la volontà e l’interesse dell’Ateneo a essere molto vicino alle iniziative culturali e divulgative dell’Associazione, così come nei confronti dell’Istituzioni della Difesa, auspicando la possibilità che l’evento possa segnare l’inizio di future, proficue e ulteriori collaborazioni.
Il Professore ha lasciato quindi la parola al Presidente Nazionale dell’ANAI, Tenente Generale Gerardo Restaino che, nel formulare un breve indirizzo di saluto e ringraziamento a tutti gli aventi causa, in particolare al Magnifico Rettore, al Professor Iuso e ai suoi collaboratori, ha illustrato lo straordinario curriculum vitae del conferenziere, il Generale Luigi Paolo Scollo, già decorato con Medaglia di Bronzo al Valore Militare dell’Esercito per aver sventato un attentato al proprio Plotone in Libano nel 1983 e con Croce d’Oro al Merito dell’Esercito per i combattimenti nella primavera del 2004 a Nassirya (Iraq), nonché apprezzatissimo autore di libri e articoli di argomento militare e storico e consulente del Politecnico di Milano e dei Comandi di Reazione Rapida della NATO in Italia e all’estero.
Il Presidente nazionale dell’ANAI ha quindi concluso il proprio intervento con efficaci parole introduttive alla conferenza, attività perfettamente inserita nell’attività storiografica e divulgativa istituzionalmente promossa dall’ANAI, volta a diffondere la Cultura della Difesa, a rinsaldare le nostre radici e a preservare il ricordo dei Caduti per la Patria. Il Generale Restaino ha concluso affermando che l’ANAI vuole proporre “La storia come scienza di contesto, in continuo divenire”.
La conferenza ha avuto luogo in un unicum ideale tra personale in servizio, Veterani, corpo accademico dell’Istituto universitario e tantissimi studenti delle classi 4° e 5° degli istituti teramani di scuola media secondaria di 2° grado di Teramo (liceo classico Melchiorre Delfico, istituto tecnico commerciale Pascal Comi Forti e istituto tecnico industriale Alessandrini Marino), la cui partecipazione è stata assicurata per l’illuminato intervento dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Teramo. Per tale entusiastica partecipazione, un particolare indirizzo di ringraziamento va tributato alla Responsabile del predetto Ufficio, professoressa Clara Moschella.
Ha preso quindi la parola il Generale Scollo, che ha illustrato il tema della conferenza, tesa a esaminare i presupposti e i fatti d’arme che condussero l’Italia a essere completamente liberata dalle Forze Armate del Terzo Reich e della Repubblica Sociale Italiana (RSI). Il conferenziere ha esordito asserendo che per noi la seconda guerra mondiale è stata una tragedia, iniziata stipulando un’alleanza aberrante e scomoda: ci siamo legati alla Germania nazista. L’Italia è finita per diventare un campo di battaglia, in cui eserciti di altri Paesi combattevano sul nostro territorio, con tutto lo strascico di lutti, distruzioni e quello che consegue dal fatto di diventare un terreno di conflitto. In tale contesto e dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, furono 4 gli attori principali: la popolazione civile, che ha subito innumerevoli perdite e immani sofferenze, i partigiani (molti dei quali erano ex militari), i Reparti regolari del Regio Esercito e 650.000 internati militari, soldati che si rifiutarono di continuare a combattere a fianco della Germania, che vennero deportati in territorio tedesco e che furono impiegati soprattutto nell’industria bellica del Terzo Reich
In particolare, è stata approfondita la costituzione dei Gruppi di Combattimento e il loro impiego sul fronte della Linea Gotica (poderosa opera difensiva fortificata costruita dall’Esercito tedesco nell’Italia centro-settentrionale, che si estendeva dal versante tirrenico dell’attuale provincia di Massa-Carrara fino al versante adriatico della provincia di Pesaro e Urbino, seguendo un fronte di oltre 300 chilometri sui rilievi appenninici) nell’inverno 1944-45, i preparativi per l’offensiva di primavera e lo sfondamento del fronte nell’aprile 1945. È stato spiegato, con l’entusiasmo coinvolgente che caratterizza le conferenze del Generale Scollo, che i Gruppi di Combattimento furono Unità militari dell’Esercito Cobelligerante Italiano attive, al fianco degli Alleati anglo-americani, durante la seconda guerra mondiale, nella Campagna d’Italia e nella Guerra di Liberazione italiana. Nacquero dalla riorganizzazione del Regio Esercito seguita all’armistizio di Cassibile del 1943. È stato quindi esaminato il ruolo e il contributo, non secondario, che le Forze Armate regolari dettero alla liberazione della Patria, insieme a quello delle formazioni partigiane del Corpo Volontari della Libertà.
Tali eventi divulgativi rievocano e raccontano alcuni episodi che hanno segnato la nostra storia. Inoltre tali appuntamenti con la storia rendono onore a tutti coloro che hanno combattuto per la Patria, molti di loro anche a costo della propria vita. Preservare il ricordo di tali fatti d’arme va soprattutto in favore delle nuove generazioni, per garantire loro un domani che affondi le sue radici in valori alti e immortali, quali Patria, Repubblica, democrazia, pace, fratellanza e solidarietà.
Per lo spirito che anima l’ANAI risulta perfetta, nel contesto della conferenza, la citazione di Cicerone “La storia è testimonianza del passato, luce di verità, vita della memoria, maestra di vita, annunciatrice dei tempi antichi”. Anche a Teramo ha echeggiato quindi il motto degli Autieri “Fervent rotae fervent animi”!

IL PRESIDENTE DELL’ANAI INCONTRA IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

L’incontro è stato finalizzato a rafforzare la partnership tra gli Autieri d’Italia e i Vertici della Protezione Civile per “parlare di crescita delle capacità di protezione civile dell’ANAI”

Roma, 3 aprile 2025

Presso la sede storica della Protezione Civile in via Ulpiano 11, uno dei primi palazzi costruiti nella zona Prati di Roma, antecedente di qualche anno al Palazzo di Giustizia che gli sorge accanto, ha avuto luogo l’incontro tra il Presidente dell’Associazione Nazionale Autieri d’Italia (ANAI), Tenente Generale Gerardo Restaino, e il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, dottor Fabio Ciciliano.
Mutuando i leitmotiv degli “Stati Generali” del Servizio Nazionale della Protezione Civile, in programma dal 4 al 6 aprile 2025 in Roma, l’incontro fra il Generale Restaino e il dottor Ciciliano ha avuto come filo conduttore l’obiettivo del _potenziamento e crescita_ delle attuali capacità della colonna mobile e dei nuclei di protezione civile dell’ANAI peraltro definiti dal Dr. Ciciliano di ragguardevole livello operativo.
Si è trattato soprattutto di una riflessione a tutto campo sulle prospettive dell’attività di Protezione Civile svolta dalle Associazioni, che ha consentito di individuare visioni e strategie volte a rafforzare la risposta del Sistema di Protezione Civile a supporto del Dipartimento nazionale, chiamato ad operare in contesti nazionali e anche, in futuro che si spera non lontano, anche fuori dal territorio nazionale. Tutto questo per far fronte, con maggiore efficacia, a situazioni emergenziali che appaiono sempre più drammatiche a causa degli effetti delle calamità naturali e delle crisi umanitarie.
Il Presidente Restaino ha manifestato al Capo del Dipartimento della Protezione Civile la voglia di “crescere” della nostra Associazione, di incrementare la disponibilità e lo spirito di servizio nei confronti della collettività, sintetizzando tale volontà in alcuni obiettivi di medio-lungo termine:
– onorare le nostre radici, la nostra storia e i nostri Caduti, continuando a servire la Patria in maniera “attiva” e al servizio della collettività…

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