L’ARMA TRASPORTI E MATERIALI CELEBRA IL SANTO PATRONO SAN CRISTOFORO

Oggi gli Autieri in servizio e non celebrano il proprio Santo Patrono e moltissime chiese d’Italia che si sono riempite di Autieri per “un momento di preghiera”.
A Roma, presso la basilica di Santa Croce in Gerusalemme è stata celebrata la Santa Messa in onore di San Cristoforo, Santo Patrono dell’Arma Trasporti e Materiali.
La funzione religiosa, officiata da Monsignor Sergio Siddi, Vicario Generale dell’Ordinariato Militare per l’Italia e sacerdote da quasi 41 anni.
Hanno preso parte alla Santa Messa alte Autorità civili e militari, tra le quali il Comandante della Dottrina e Formazione dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carlo Lamanna, il Capo dell’Arma Trasporti e Materiali (tramat), Tenente Generale Sergio Santamaria, e il Presidente dell’Associazione Nazionale Autieri d’Italia (ANAI), Tenente Generale Gerardo Restaino.
È intervenuta alla cerimonia anche una numerosa rappresentanza dell’ANAI, unitamente al Medagliere nazionale e al Labaro della Sezione Anai di Roma. Presenti infine alla Santa Messa molti Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Volontari tramat dell’area della Capitale.
La celebrazione di San Cristoforo è per l’Arma Trasporti e Materiali di immenso significato valoriale, perché richiama le difficoltà che il Santo ha affrontato nel periodo della sua conversione alla fede cristiana, concretizzatasi con il trasporto del Cristo bambino tra le sponde di un fiume. Tale valore simbolico è stato enfatizzato dal Tenente Generale Sergio Santamaria che, nel suo discorso al termine della liturgia, lo ha fortemente rievocato, ponendole a similitudine con le difficoltà e le asperità che l’Arma Trasporti e Materiali affronta quotidianamente, nell’assicurare il sostegno logistico alla Forza Armata in madrepatria e nei Teatri di Operazione, operando in silenzio con coscienza, passione e senso del dovere.
Nel suo intervento, il Presidente nazionale dell’ANAI, dopo i ringraziamenti alle Autorità intervenute, al Celebrante e al Tenente Generale Sergio Santamaria per aver voluto e organizzato questo momento di raccoglimento e preghiera, ha concluso il suo intervento sottolineando come <<….questa giornata qui insieme testimonia il continuum del forte legame che ci unisce, al di là del tempo e del servizio prestato e rappresenta anche un’occasione preziosa per rinsaldare i vincoli di fratellanza e memoria tra le generazioni di chi oggi indossa con onore l’uniforme, e chi l’ha indossata con altrettanto onore in passato. È proprio questo passaggio di valori che tiene viva la nostra associazione e il suo significato più profondo. San Cristoforo è simbolo di protezione, di forza e di dedizione. A lui affidiamo ogni giorno il nostro cammino, le nostre strade percorse in nome del dovere, della solidarietà, e della pace. Come Autieri, portiamo con orgoglio un’eredità fatta di spirito di servizio, professionalità e silenzioso sacrificio. Valori che riportano alla mente le parole che Papa Francesco pronunciò il 7 novembre scorso in occasione dell’udienza privata concessa a noi Autieri, in servizio attivo e non in occasione del 70° Anniversario della Proclamazione di San Cristoforo quale ns. Protettore. Il Papa, tra l’altro, disse _“quanto più si svolge una professione come quella del militare…tanto più si ha bisogno della protezione di un Santo Patrono. Tutto quello che fate ha un solo nome: servizio! La predisposizione a servire non può essere dismessa dopo il servizio attivo perche’ è connaturata nell’indole del militare. Servire era anche un’attitudine di San Cristoforo e di Gesù Cristo….”_. Che San Cristoforo continui a proteggerci lungo ogni strada della vita, e a guidarci sempre verso il bene facendo sì, come ci ha ricordato ieri Papa Leone XIV che la pace sia sempre con noi!>>

IL NOTIZIARIO DE L’AUTIERE N. 105 APRILE/MAGGIO 2025

L’ESERCITO ITALIANO HA SCELTO BARI PER FESTEGGIARE IL 164° ANNIVERSARIO DELLA SUA COSTITUZIONE

Dal 1° al 4 maggio si sono svolte nella città pugliese una serie di eventi per celebrare l’importante ricorrenza, incentrata sugli assi portanti a cui si ispira oggi la Forza Armata: “Tecnologia, valori e addestramento”

Bari, 1-4 maggio 2025

La Festa dell’Esercito Italiano ricorre il 4 maggio per ricordare quando, nello stesso giorno del 1861, un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti decretava la fine dell’Armata Sarda e la nascita del Regio Esercito, poi divenuto Esercito Italiano nel 1946.
“Vista la legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d’Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici militari che d’ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l’antica denominazione d’Armata Sarda” (Firmato Manfredo Fanti, Ministro della Guerra).
Per celebrare il 164° anniversario della propria costituzione, l’Esercito Italiano quest’anno ha scelto la città di Bari. In tale importante connubio tra passato, presente e futuro, dal 1° al 4 maggio si sono svolte nella città pugliese una serie di eventi, incentrati sugli assi portanti a cui si ispira oggi la Forza Armata: “Tecnologia, valori e addestramento”. Sono intervenuti per celebrare l’anniversario del nostro Esercito numerose Autorità politiche, civili e militari, tra le quali il Sottosegretario di Stato per la Difesa, Senatrice Isabella Rauti, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello. Presente alla straordinaria kermesse anche una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Autieri d’Italia (ANAI), con il suo Presidente nazionale, Tenente Generale Gerardo Restaino, e l’Alfiere del nostro Sodalizio, Primo Luogotenente Paolo Ballarini, che ha mostrato con fierezza il glorioso Medagliere nazionale dell’ANAI sul Lungomare Nazario Sauro, in occasione dello sfilamento dei Reparti e delle Associazioni Combattentistiche e d’Armi.
Seguendo la cronologia del fitto programma, giovedì 1° maggio è stato inaugurato e aperto il “Villaggio Esercito” in Piazza della Libertà. Si è trattato di un’area in cui i cittadini hanno potuto cimentarsi in diverse attività legate al mondo militare, fra cui il percorso di military fitness, l’arrampicata su parete di roccia artificiale, il simulatore di volo. I visitatori del Villaggio hanno inoltre potuto visitare una mostra statica di mezzi e materiali in dotazione all’Esercito Italiano, tra cui il Blindo Centauro 2, veicolo prodotto dal consorzio CIO (Consorzio Iveco-Oto Melara), il laboratorio mobile CBRN (chimico, biologico, radiologico e nucleare), “Cesare” il cane-robot (special guest dello stand Esercito, un quadrupede robotizzato utilizzato per diverse missioni, tra cui l’esplorazione di aree difficili come tunnel e cunicoli), gli Aeromobili a Pilotaggio Remoto (droni) e i sistemi di targeting (armi contro-drone). Il 2 maggio, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha deposto una corona di alloro presso il Sacrario dei Caduti d’Oltremare. In seguito, sul Lungomare Nazario Sauro e alla presenza delle più alte cariche istituzionali, si è svolta una solenne cerimonia militare, con lo schieramento di numerosi Reparti in rappresentanza delle varie componenti dell’Esercito. In tale occasione, il Generale Masiello, nella sua allocuzione ha affermato, riguardo alla scelta di Bari e della Puglia come sede dell’evento:
«Bari è stata la prima città a essere liberata il 9 settembre 1943, pochi giorni dopo l’annuncio dell’armistizio di Cassibile. Un manipolo di militari e civili respinse l’attacco tedesco e salvò il porto, la città vecchia e le comunicazioni consentendo agli Alleati di poter utilizzare intatte le infrastrutture portuali. Questo evento è considerato un precoce atto di Resistenza, che ha contribuito a sancire l’inizio della guerra di liberazione dal Nazifascismo. Inoltre la Puglia vide il risorgere dell’Esercito italiano, in quanto in tale Regione, nell’ottobre del 1943, si costituì il Primo Gruppo di Combattimento dell’Esercito Italiano, che affrontò con onore e ingenti perdite la Battaglia di Montelungo dall’8 al 16 dicembre 1943, contro l’esercito tedesco occupante. Infine la Puglia è una delle Regioni che maggiormente contribuisce nel fornire personale alla Forza Armata».
La celebrazione del 164° anniversario della fondazione dell’Esercito Italiano non è stata soltanto una rievocazione storica, ma anche un’occasione per la cittadinanza, e soprattutto per i giovani, di avvicinarsi al mondo militare, spesso percepito come distante, scoprendone valori, competenze, impegno e modernità. In estrema sintesi, lo straordinario evento di Bari è stata un’occasione per riflettere sulle nostre radici e i nostri valori fondanti, onorare il servizio dei soldati italiani e rinnovare un legame che, da 164 anni, rappresenta una colonna portante della nostra identità nazionale.

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